Viaggio nel Trento DOC: Ferrari Tenute Lunelli a Savelletri

Scritto da Chiara Sorino on . Postato in Vini

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Una masterclass per conoscere da vicino l’eccellenza del metodo classico italiano, il Ferrari Tenute Lunelli. Dal Trentino alla Puglia: nord e sud unite dalla degustazione di una bollicina che è un orgoglio tutto italiano.

La serata, organizzata dall’AIS Brindisi a Savelletri di Fasano il 30 giugno, presso la Masseria Casale del Murgese, ha visto come relatori il presidente, Rocco Caliandro, il presidente AIS Puglia, Vito Cecere, il dott. Giuseppe Baldassarre, componente della commissione didattica nazionale AIS, e il manager Arturo Grossi, delegato della Ferrari F.lli Lunelli Spa.

La degustazione guidata di vini ha interessato:

-          Ferrari Perlè Trento DOC 2010;

-          Ferrari Perlè Bianco Riserva Trento DOC 2007;

-          Ferrari Perlè Rosè Trento DOC 2010;

-          Ferrari Riserva Lunelli Trento DOC 2008;

-          “Giulio Ferrari Riserva del Fondatore” Trento DOC 2005

“Questo incantevole giardino vitato è custodito come un tesoro tra le montagne: vigne che si arrampicano, spingendosi fin oltre gli 800 metri sul livello del mare”, ecco le parole del dott. Baldassarre, per spiegare l’essenza dell’azienda Ferrari.

E continua: “E’ il metodo classico italiano di montagna: è il metodo della rifermentazione, definito lento, “metodo dell’attesa” in quanto talvolta i suoi prodotti si fanno attendere almeno per un decennio. Queste bollicine di montagna sono una piccola eccellenza italiana: 43 produttori e oltre 100 etichette italiane: il Ferrari è stato il primo marchio Trento DOP per il metodo classico”.

L’azienda vanta più di 100 ettari complessivi di terreno, ove i vitigni sono quattro: due a bacca bianca (Chardonnay e Pinot bianco) e due a bacca nera (Pinot nero e Meunier). Questi gli ingredienti di un successo tutto italiano che, come hanno sottolineato il dott. Baldassarre e il dott. Grossi, fa capo all’antesignano, Giulio Ferrari, il quale nel 1902 ha intuito come il DOC trentino avesse caratteristiche tali da garantire la massima espressione allo Chardonnay. Ed è proprio questo il vitigno principe del territorio in quanto, nel substrato calcareo, ritrova la ragione della sua massima eleganza. Le escursioni termiche, garantite dall’esposizione collinare e montana, rappresentano il segreto di un mix tutto particolare di acidità, sapidità, mineralità e finezza.

Baldassarre, esperto degustatore, veterano di innumerevoli serate e masterclass targate AIS Puglia, continua ad enumerare dettagli tecnici, accompagnando per mano l’ascoltatore in un particolarissimo viaggio all’interno del Trento DOC.

“Il disciplinare prevede anche di impiegare pinot nero: mentre lo chardonnay garantisce longevità, finezza ed equilibrio, il pinot nero dà la struttura, oltre all’acidità.

Altro elemento importante del Ferrari è il tempo di maturazione sui vigneti. Il metodo classico è vino dell’attesa: dopo rifermentazione in bottiglia, uve selezionate e vini migliori vengono scelti per completarsi l’un l’altro e dare, alla fine, un prodotto che superi la somma delle singole componenti.

Il periodo più importante, dunque, è il riposo dei vini sui lieviti: durante questa fase si perfezionano i profumi, gli aromi. E il disciplinare del Trento DOC prevede 15 mesi di maturazione ed affinamento.

Stasera, un’escalation di millesimati, con vini che vanno da periodi di affinamento sui lieviti di 5 anni a ben 15: ecco il prestigio e l’eccellenza delle bollicine che andremo ad assaggiare”.

E’ opportuno ricordare, ad onorare il prestigio dell’azienda, che la Ferrari Tenute Lunelli ha diversi primati: è la prima impresa che ha prodotto metodo classico in Italia, sin dal 1902; quindi, nel 2015 ha ricevuto un rinomato riconoscimento internazionale, come miglior produttore di bollicine a livello mondiale. E i due competitors erano due grandissime maison francesi di alto profilo.

L’azienda, inoltre, conta anche 500 conferitori, oltre alle sue tenute: è una non indifferente rete di produttori, con l’unico intento di puntare alla qualità.

“Questo spiega come si riescano a produrre 5 milioni di bottiglie l’anno, mantenendo uno standard elevato ed avendo etichette di grandissima eccellenza”, precisa Baldassarre. E prosegue: “Se si visita l’azienda, si constaterà come all’attualità ci siano circa 20 milioni di bottiglie in vari fasi di evoluzione. La Ferrari Tenute Lunelli è fra le prime 10 aziende vitivinicole in Europa, una delle più grandi imprese spumantistiche”.