Alla scoperta di Trebisacce

Scritto da Michelangelo Montanaro on . Postato in Turismo

b_350_200_16777215_00_images_23wtrebisacce-chiesacrocefisso.jpg

Il centro storico di Trebisacce (Cz) si adagia dolcemente sulla collina ed è tutto un saliscendi di viuzze. Guidati dal professore Piero  De VITA scopriamo il luogo più romantico: è la piazza del Cannone, chiamata così non per la presenza di un cannone, ma perché qui le acque sorgive, che numerose sgorgano in Calabria, dalle montangne, hanno una pressione tale da sembrare un cannone. Qui un tempo si ritrovavano le donne a prendere l’acqua da portare in casa e gli uomini che facevano abbeverare le bestie. Qui nascevano gli amori e oggi la piazzetta viene utilizzata per declamare poesie nel corso di un festival che viene celebrato il secondo week end di agosto.

Passeggiando per le vie ci si imbatte nel Museo dell’arte olearie e della civiltà contadina Ludovico Noia dei fratelli Noia dove si possono ammirare i grandi torchi in legno alla Calabrese, le macine, ma anche oggetti in uso nella vita quotidiana e del lavoro. Sorpresa: Halloween non è stata inventata dagli Americani. Prima che scomparisse del tutto la civiltà contadina, nella notte tra il primo e il 2 novembre i bambini si divertivano a girare per le case di Trebisacce con un teschio fabbricato in creta e la luce di una candela: chiedevano l’elemosina per i Morti!

A pochi passi dal Museo si trova la chiesa madre dal tetto ligneo. Restaurata di recente grazie al contributo dei fedeli e della Sovrintendenza conserva al suo interno un Cristo in legno del 1400 snodabile. Veniva utilizzato in varie occasioni sia per rappresentare Cristo Morto che per rappresentare Cristo Risorto. Il suo restauro è durato diversi anni. E secondo Sgarbi si tratta di un’opera di grande pregio.

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna