1° concorso enologico “Lucio Mastroberardino”

Scritto da Eduardo Cagnazzi on . Postato in Vini

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Sono i vini dell’Irpinia quelli che negli ultimi anni hanno rappresentato al meglio la vitivinicoltura della Campania,  prima area vinicola della penisola ad essere conosciuta in tutto il mondo. Tanto che nel II secolo a.C. Pompei era considerata già la capitale vinicola del mondo allora conosciuto e prima ancora, Sanniti e Greci imbandivano le tavole dei patrizi con il nettare prodotto sulle alture dell’Irpinia. Oltre duemila anni dopo, agli inizi del XX secolo, la Campania era ancora la prima regione viticola d’Italia. Con l’intento di valorizzare il territorio irpino attraverso la storia, la cultura, le tradizioni e i prodotti tipici, nasce il 1° concorso enologico “Lucio Mastroberardino” dedicato ai vini campani a Docg, Doc e a Igt, oltre che agli spumanti. Il concorso si terrà dal 25 al 27 agosto a Montefusco, paese decretato monumento nazionale ed ex capitale del Principato d’Ultra, ed è promosso dall’Associazione Culturale Monsflusulae in base al riconoscimento ricevuto ai sensi della Legge 283/2016 da parte del Mipaaf.

Oltre alla valorizzazione dell’intero comparto della filiera vitivinicola campana, l’obiettivo della manifestazione è la valorizzazione del territorio, delle tradizioni e della storia enologica, con un occhio al mercato di sbocco del prodotto nell’era della globalizzazione.

La manifestazione inizierà il 25 agosto nei locali del palazzo Giordano di Montefusco, con un convegno sullo stato del settore e proseguirà il giorno successivo con le degustazioni dei vini partecipanti al concorso, a cura delle commissioni d’assaggio composte da enologi associati ad Assoenologi e da rappresentanti della stampa specializzata. Alla fine delle degustazioni verrà redatta la cronologia dei prodotti selezionati e solo nella giornata di domenica saranno proclamati  i vincitori per ognuna delle sette

categorie sia dei vini Dop che  Igt. Il concorso è dedicato alla memoria di Lucio Mastroberardino, che ha ricoperto la carica di presidente dell’Unione italiana vini, ed uno dei grandi imprenditori vitivinicoli del Mezzogiorno d’Italia, deceduto quattro anni fa all’età di 46 anni, considerato tra i migliori produttori di vini bianchi al mondo. Nel cuore dell’entroterra campano, già capitale del Principato Ultra, il distretto che al tempo del Regno di Napoli e del successivo Regno delle due Sicilie comprendeva le attuali province di Avellino e Benevento, oltre a territori pugliesi e lucani, Montefusco è un vero e proprio gioiello d’arte e architettura. Questo spiega la presenza di fastosi palazzi, monumenti e chiese di notevole valore artistico, con una grande varietà di stili architettonici, dal medioevo fino al barocco passando per il periodo rinascimentale. Considerata una capitale del Greco di Tufo e dell’olio extravergine di oliva che qui diventa Dop con la cultivar Ravece, è inoltre nota per l’arte del tombolo, introdotta nel periodo Aragonese.

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