Se la ripresa in Italia partisse dal turismo enogastronomico
Il turismo enogastronomico è un settore in crescita, principalmente in Italia. Tra le mete preferite ci sono la Toscana, visitata dal 44% degli enoturisti, e il Piemonte (20%); new entry il Veneto che, con il 12,5% delle preferenze, supera Umbria (9,2%) e Puglia (7,3%); in ascesa anche Trentino Alto Adige e Sicilia, mentre Marche e Calabria risultano in flessione.
Il vino resta un settore di élite, tanto che dei 20 milioni di italiani che nel 2009 hanno scelto di organizzare viaggi all'insegna del wine and food, solo il 13% è consapevole di far parte del mondo dei turisti del vino. Con la spesa media procapite più alta dell'intero comparto (149 euro al giorno), le tradizioni territoriali e la cultura enogastronomica rappresentano i «settori chiave» del turismo italiano su cui puntare, in quanto «alternativa ai viaggi oltreconfine».
Lo rileva l’ultimo Rapporto annuale Città del Vino-Censis 'Osservatorio sul turismo del vino in Italia', presentato a Milano.
Enogastronomia, dunque, come settore di turismo non più di nicchia, bensì quale comportamento diffuso e di tendenza, con potenzialità ancora da esprimere. Si auspica, pertanto, una maggiore attenzione a tale settore produttivo non solo da parte degli operatori, ma principalmente da parte della politica e delle istituzioni.